martedì 22 dicembre 2009

La storia della terra in sei giorni

Mentre ciondolavo tra vari siti alla ricerca di qualche citazione che mi facesse fare la figura dell'intelligente durante le immancabili discussioni natalizie riguardo all'inquinamento, i disastri climatici, le stagioni non sono più quelle di una volta etc. mi sono imbattuto in una bella frase di David Brower, tratta da "Le nouvel observateur":

Condensiamo la storia della Terra di quattro miliardi di anni in sei giorni.
Il nostro pianeta è nato lunedì alle ore zero.
La vita comincia a mezzanotte di mercoledì e si evolve in tutta la sua bellezza nei tre giorni seguenti.
Sabato alle ore 16 compaiono i grandi rettili che si estinguono cinque ore più tardi, alle nove della sera.
L’uomo appare soltanto sabato sera a mezzanotte meno tre minuti.
La nascita di Cristo avviene un quarto di secondo prima di mezzanotte.
Manca un quarantesimo di secondo quando inizia la rivoluzione industriale.
Ora è sabato sera, mezzanotte, e siamo circondati da persone convinte che ciò che fanno da un quarantesimo di secondo possa durare per sempre.

Che dire? A me 'ste cose qui fanno sempre riflettere. Non penso che potrò usare questa metafora al pranzo di Natale, coi parenti, tra un piatto di cinghiale e una fetta di pandoro, ho paura non capirebbero.

lunedì 14 dicembre 2009

Berlusconi, statuette del Duomo e chi più ne ha più ne metta

La violenza del "farsi giustizia da soli" è sempre inaccettabile. Da qualunque parte, colore o persona provenga. Altrimenti lo Stato puà tranquillamente andarsi a far benedire.
E per Stato non intendo chissà quale costrutto politico, composto da chissà quali loschi personaggi che tramano alle spalle (o alla faccia) dei cittadini. Intendo Stato alla Shopenhauer: "L'unico fine dello Stato è proteggere gli individui l'uno dall'altro e tutti insieme dai nemici esterni".
In un mondo globalizzato come il nostro gli unici nemici esterni potrebbero essere al limite i marziani, ma resta il primo scopo. E per poter fare questo non è pensabile che il singolo possa esercitare violenza, possa arrogarsi il diritto (che no ha) di esercitare violenza su altri. Chiunque essi siano. Sì, questo vale anche se il bersaglio della violenza è quell'uomo affatto amabile di Berlusconi.
Che poi nel mondo attuale il fine (i fini) perseguiti dallo Stato (dagli Stati) siano differenti è verissimo, ne possiamo parlare fino a far venire la nausea anche ai muri, ma ciò non significa che possiamo pulirci il culo con le basi della convivenza civile.

venerdì 11 dicembre 2009

Come stanno andando le cose?

"Male" sarebbe una buona risposta, ma la domanda merita un po' più di approfondimento.
Approfittando di una ricaduta influenzale ho fatto un "giro" su Google cercando "Oggi, 11 dicembre 2009". Dai risultati ottenuti è venuta fuori questa mia. Non saprei dire se si tratta di una poesia, di un esperimento, di un pacciugo o cosa. Però serve egregiamente a rispondere alla domanda del titolo.

Oggi, 11 dicembre 2009 (venerdì)

il sole è un punto caldo fermo al centro dell'inverno.

Anche se le esequie avranno luogo alle 15:00 nella chiesa parrocchiale

Nonostante la Balivo che non trova un fidanzato, lo vuole pulito romantico e che non vada coi trans, forse per questo è ancora da sola

Nonostante Carlo Conti

Nonostante lo sciopero generale e il comparto pubblico fermo

Nonostante altre gossip gallery

Nonostante le copertine dei giornali di oggi, quelle di ieri e tra un giorno già quelle di domani

Anche se la data di oggi è da considerarsi come il culmine dei buoni rapporti tra la chiesa cattolica e non si capisce bene chi

Nonostante gli autori letterari che hanno ispirato i film di oggi

Anche se sei ancora in tempo per diplomarti, ti aiuteranno

Anche se lavori

Nonostante le estrazioni aggiornate ad ogni ora

Nonostante oggi sia l'11 dicembre 2009

Nonostante possiate in alcuni frangenti non avere le idee troppo chiare

Nonostante il percorso che ha fatto il TFR di chi ha deciso di non decidere

Anche se da oggi puoi pubblicizzare la tua azienda e decidere tu quanto spendere

Anche se il magnesio è uno dei minerali più importanti per l'organismo umano ma è anche uno dei minerali di cui al giorno d'oggi vi è la maggior carenza nell'organismo umano

Nonostante le voci preoccupate di molti primi cittadini della Provincia Granda alla manifestazione contro i tagli previsti dalla nuova finanziaria

Anche se dialettica istituzionale e prassi politica non sempre si combinano, almeno così dice "Il Foglio"

Nonostante "Il Foglio"

Anche se dal lontano 1968 nell'Hertfordshire ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti (e non solo per i Deep Purple)

Nonostante noi moderni abbiamo ucciso Socrate per la seconda volta

Anche se i meccanismi di paura e repressione nei confronti dei movimenti esistono ancora

Nonostante gli incontri pubblici e la crisi messa in piazza

Anche se senza verità, senza fiducia ed amore per il vero, non c'è coscienza e responsabilità sociale

Nonostante sia previsto un peggioramento alle 13:59

Nonostante tutti gli elementi di ciò che oggi si chiama globalizzazione

Nonostante i fatti del passato nei giorni del presente

Nonostante le prime pagine dei quotidiani sportivi

Nonostante i dati macroeconomici in calendario oggi

Anche se i precari della scuola sono in subbuglio

Nonostante esca oggi nei negozi Tekken 6

Anche se pure i medici ed i veterinari della CGIL sciopereranno

Nonostante l'oroscopo di Stella Wilder per oggi

Nonostante tanti compleanni oggi e come sempre nessuno pagherà da bere

Anche se oggi voglio mangiare... zona: ovunque

Nonostante il sole, con nuvole a tratti, all'Università di Catania

Anche se oggi il giudice si pronuncierà per la terza volta sull'opposizione alla richiesta di archiviazione per l'inchiesta sulla morte di Aldo Bianzino

Nonostante un morto in treno, si sospetta collasso etilico

Anche se si dice che il mondo antico avesse sette meraviglie, e oggi sono inflazionate

Nonostante di tutto ha bisogno l'Italia di oggi, tranne che di una tensione permanente

Nonostante tutto questo

(e altri 12 milioni di argomenti correlati)

ancora siamo buoni

a innamorarci.

La forma più fine di resistenza,

un ultimo argine, l'ultima trincea

che ci rimane

(quando non perdiamo troppo tempo su internet).

venerdì 4 dicembre 2009

Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri Cav. Silvio Berlusconi

E' da un sacco che non aggiorno il blog, nel frattempo sono successe un po' di cose. Alcune belle, alcune meno. Una delle cose che ho fatto è stata scrivere questa lettera, che posto con la speranza, come sostiene Kurt Vonnegut, che "alla fine la gentilezza vince".

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri

Cav. Silvio Berlusconi,


innanzitutto desidero esprimerle la mia ammirazione per le sue numerose doti, indubbie, nei più svariati campi. Ha infatti dimostrato nel tempo grandi capacità, sia come imprenditore sia come Presidente del Milan, oltre che come comunicatore e uomo di spettacolo. Senza dimenticare i Suoi meriti per aver riformato la politica italiana, anzi averla ricreata dalle ceneri di Mani Pulite, in un momento storico e sociale pervaso dal qualunquismo e dalla disaffezione ai partiti.

La sua “discesa in campo” ha dato una spinta al Paese intero, sia a destra sia a sinistra, per uscire dal pantano in cui si trovava. E' un dato di fatto che con le Sue azioni e con le Sue parole ha influito radicalmente sull'Italia degli ultimi quindici anni, come pure sull'immagine dell'Italia all'estero.

E' proprio per questa sua enorme influenza che Le chiedo, nell'interesse della nostra Nazione, di dare le dimissioni dall'incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri e di ritirarsi definitivamente dalla politica attiva.

Ciò aiuterebbe l'Italia a migliorare la considerazione che il resto del mondo ne ha, e permetterebbe ad un governo futuro di attuare le necessarie misure per uscire da questa crisi che è sì globale, ma necessita di interventi particolari in ogni singola Nazione. Interventi che, a mio avviso, difficilmente potranno essere presi sotto al Suo governo, vista l'enorme influenza (attualmente non positiva) che la Sua persona esercita sui media e sulla vita politica tutta.

Ne parlavo giusto oggi pomeriggio con un collega, Fabrizio Peirano, uomo di grande apertura mentale e dai molti interessi, che si diceva d'accordo con me nel chiederle gentilmente di lasciare che l'Italia risolva i propri problemi da sé, con le proprie forze.

Comprendo il Suo disappunto per questa mia richiesta, come capisco il Suo sentirsi perseguitato da ogni parte, è tipico dell'italiano: anche la persona più onesta di questa bella penisola, di fronte alla giustizia, non si sente del tutto tranquilla. Siamo gente che quando viene fermata ai posti di blocco un po' di paura, seppur ingiustificata, ce l'ha comunque.

Credo però che potrà trovare un modo per risolvere i suoi problemi anche abbandonando il potere esecutivo, da uomo di grande ingegno quale Lei è.

Le chiedo quindi di mettersi una mano sul cuore e di fare quello che è meglio per il Suo Paese, per il nostro Paese, e di godersi il meritato riposo dopo anni di attività.


Cordialmente,

Francesco Vico

martedì 30 giugno 2009

Poesia

Si parlava, su un blog che ogni tanto seguo, se non altro per sapere se qualcuno sta parlando male di me o delle persone a cui voglio bene (e di solito è così), dicevo, si parlava di sincerità. Non la canzone di Arisa, per l'amor del cielo, sincerità dei politici.
Seguo il consiglio del moderatore del blog e sposto qui la questione, visto che lo spazio serve per ben altri discorsi (credo si stiano tutt'ora insultando per quanto riguarda gli attacchi personali da parte di anonimi, ovviamente in maniera anonima).
Ovviamente, visto che qui "gioco in casa", apro con una poe mia. Giusto per mettere bene in chiaro che non penso siano solo determinate categorie, a "contare delle balle" (o fandonie, o sciocchezzuole, o come preferite). Solo che se lo si fa in una poesia poco male, se lo si fa come politico non è una cosa simpatica.
Con questo non voglio insinuare che qualcuno abbia effettivamente raccontato fandonie (o balle, o sciocchezzuole etc.), semplicemente un po' il dubbio ce l'ho. Nel senso che non ho la certezza del contrario.
Opinione personale, la mia, e pertanto opinabile.
Ancora una cosa: il titolo della poesia, nella mia migliore tradizione di originalità riguardo ai titoli delle mie poe, è "Poesia". Pronti? Via!

POESIA

Non credere a quel che ti dice un poeta,
è uno che traffica con le parole, le fa roteare,
le sa mettere come è più comodo a lui
Non credere a quel che ti dice un poeta,
è uno che traccia dei segni su un foglio
che tra mille anni nessuno saprà decifrare
Non credere a quel che ti dice un poeta,
da uno che parla mettendo le rime
non puoi aspettarti niente di buono
Non credere a quel che ti dice un poeta,
a chi per dire la verità
tante volte anzi sempre è disposto a mentire
Non credere a quel che ti dice un poeta,
è uno che legge la roba di altri poeti
e spesso ne conosce qualcuno
Non credere a quel che ti dice un poeta,
è sempre distratto, mentre ti bacia
sta pensando alla rima baciata
Non credere a quel che ti dice un poeta,
è un venditore
che ti vende quello che hai già, però più ritmato
Non credere a quel che ti dice un poeta,
a uno che trova poetico
scoprirti che piangi
Non credere a quel che ti dice un poeta,
a uno che bara con gli aggettivi,
che lascia
le frasi a metà, che dimentica i punti
Non credere a quel che ti dice un poeta,
non dice per te ma per i lettori
Non credere a quel che ti dice un poeta,
è uno che ha letto un milione di libri e nella sua testa
sa già come vuole che vada a finire
Non credere a quel che ti dice un poeta,
è uno che alle letture di poesia
quel che prova per te te lo sbatte
sul muso davanti a 50 persone
Non credere a quel che ti dice un poeta,
probabilmente per mantenersi farà il cameriere o l'operaio turnista
Non credere a quel che ti dice un poeta,
a uno che si fa la tana
in un castello di carte
Non credere a quel che ti dice un poeta,
è uno che cerca il lato poetico
negli incidenti stradali
Non credere a quel che ti dice un poeta,
adesso capisci
perché non ti scrivo poesie?
Non credere a quel che ti dice un poeta,
puoi crederci
a quel che ti dico.

mercoledì 24 giugno 2009

Bimbi in piazza - La sQuola è finita


Finalmente, dopo interminabili riunioni, dopo ore passate a colorare e ritagliare sagome di animali, dopo aver lasciato volantini praticamente ovunque e a chiunque, dopo aver raggruppato il più alto numero di scatole da scarpe mai apparso assieme negli ultimi duecento anni, finalmente ci siamo quasi.

La festa per i bambini di Mallare si farà giovedì 25 giugno, cioè domani sera, a partire dalle 20:30.

Un grazie di cuore a tutti quelli che hanno dato una mano (e che ancora la daranno), a tutti i commercianti di Mallare per i premi messi in palio, al Comune di Mallare e alle maestre delle scuole elementari per la collaborazione.

Ma soprattutto grazie a tutti i bambini di Mallare che vorranno venire a giocare, questa festa è per loro.

lunedì 22 giugno 2009

Al compagno Giovanni "Jolly" Rebuffo

Nell'anniversario della scomparsa, un ricordo dell'amico Cesare.

martedì 9 giugno 2009

Elezioni comunali a Mallare


Ha vinto la tornata elettorale la lista "Mallare Progressista", ma soprattutto hanno vinto i Mallaresi.

E finalmente, dopo mesi di campagna elettorale non sempre (anzi quasi mai) pacata ed educata, sappiamo come la pensano gli abitanti a riguardo. E tanti veleni, tanto odio, tante cattiverie non hanno più senso di essere.

Era ora, sono stati giorni veramente duri.

giovedì 21 maggio 2009

Aperitivo poetico a Cadibona

Domani, che sarebbe il 22 maggio 2009, la lista civica "Partecipa" (che partecipa, appunto, alle elezioni comunali di Quiliano) ha organizzato a Cadibona un aperitivo poetico presso la Società.
Oltre a Chiara Borghi (candidata nella lista stessa) ci sarò pure io, Cesare Oddera e qualcun'altro della banda delle ormai famigerate Raindogs PoetryNight.
Riepilogando: 22 maggio ore 18:00 presso la Società di Cadibona aperitivo poetico. Non mancate.

lunedì 18 maggio 2009

Fiera del Libro di Torino 2009: acquisti

  • Messia di Dune (Frank Herbert, Editrice Nord) narrativa
  • Il senso del meraviglioso (a cura di Sandro Pergameno, Editrica Nord) raccolta di racconti
  • Mi dispiace, don Fifì (Gisella Modica, 18:30 edizioni) narrativa
  • Spiroteca pallida (Marisa Vinci, 18:30 edizioni) narrativa
  • minimal fiction (Massimo Gardella, 18:30 edizioni) narrativa
  • La tirannia dell'alfabeto (Roy Harris, Stampa Alternativa & Graffiti) saggistica
  • Blu Oltremare (Raymond Carver, minimum fax) poesia
  • Niente trucchi da quattro soldi Consigli per scrivere onestamente (Raymond Carver, minimum fax) saggistica
  • Il primo Congresso del Sindacato dei Profeti Viventi (Luigi Grazioli, Effigie edizioni) narrativa

sabato 25 aprile 2009

Una compilescion per te...

...non te l'aspettavi né?

Visto che "insinui" che mai te l'avrei fatta, vediamo cosa ne pensi di questa.

1) Il tuo culo e il tuo cuore (R. Vecchioni)
2) Good times (Dresden Dolls)
3) The great pretender (Queen)
4) Primavera '59 (F. Guccini)
5) Sonnet (The Verve)
6) Verranno a chiederti del nostro amore (F. De Andrè)
7) Strawberry Fields Forever (The Beatles)
8) Amore diverso (E. Finardi)
9) Bia e la sfida della Magia (A. Lo Vecchio)
10) Viva la Rosa (Mercanti di Liquore)
11) Speriamo che piova (F. Concato)
12) Cleptomania (Sugarfree)
13) I'll be your mirror (Lou Reed)

venerdì 24 aprile 2009

25 aprile: Resistenza

Questo non vuole essere un intervento politico.

Il che mi crea un sacco di problemi, tenuto conto del fatto che tutto è politica.

Mi spiego: non c'è azione o gesto, ad esclusione di quelli dettati dal puro spirito di sopravvivenza, che non siano gesti o azioni politiche.

E' proprio questo che ci rende esseri umani, che ci differenzia dagli animali: il fare "anche" cose che non servono alla pura sopravvivenza (nutrirsi, riprodursi, sfuggire ai pericoli etc.). Siamo esseri umani: proviamo emozioni, facciamo l'amore, passiamo un sacco di tempo a pensare a cose che non sono per nulla collegate al puro e semplice essere vivi. E' per questo che alle volte pensiamo che gli animali se la passino molto meglio di noi, non avendo pensieri.

Il semplice fatto di "avere dei pensieri" ci rende umani, ci differenzia dal cane, dal gatto, dal cinghiale o dal colibrì.

Tutto questo è Politica. Quindi giocoforza, anche se questo non voleva essere un intervento politico, lo è.

Lo è perché sono un essere umano pure io, e provo emozioni e faccio l'amore (quando capita) e passo un sacco di tempo a fare cose che nulla hanno a che vedere con la mia pura e semplice sopravvivenza.

I festeggiamenti del 25 aprile riguardano un momento storico ben preciso, il momento in cui lo scontro tra alcuni esseri umani (che volevano essere esseri umani) ed altri esseri umani (che volevano che i primi non avessero più "pensieri", quindi non fossero più esseri umani: questa per me è l'essenza del Fascismo, e di ogni fascismo) si è risolto con una vittoria dei primi.

Questo per quanto riguarda la Storia.

Ma la Storia, anche quella maiuscola, non funziona a compartimenti stagni. Non finisce, non è mai "una cosa passata".

Nessuno, nel 1492, è andato casa per casa a dire che era finito il Medioevo ed era iniziata l'Età Moderna.

La Storia è fluida.

La battaglia di alcuni esseri umani che vogliono essere esseri umani contro altri esseri umani che li vorrebbero animali non finisce con un armistizio, con un trattato, con una data su un libro.

E' una battaglia che portiamo avanti giorno per giorno, gesto per gesto, azione per azione, una battaglia che in quanto esseri umani siamo chiamati a fare.

C'è ancora chi pretende di renderci non più esseri umani ma bestie, interessate solo alla mera sopravvivenza.

Chi ci vuole ingabbiati, ognuno davanti al proprio trespolo dove ci viene servito ogni ben di dio, ma pur sempre animali all'ingrasso (e nell'eventualità da destinarsi al macello).

Può essere utile fare degli esempi? La società dei consumi, che dietro ad un'illusoria possibilità di scelta nasconde l'impossibilità di non scegliere; l'"infinitamente medio" che ci viene spacciato per "normale" al solo scopo di ammaestrarci ad essere riproduzione di stereotipi e quindi più facilmente burattinabili; l'illusione di poter contare qualcosa solo se coerenti con una serie di valori di dubbia provenienza (i N.A.S. dovrebbero indagare riguardo a questa provenienza...).

Il fascismo non è finito, nel senso che c'è ancora gente che cerca di renderci più simili agli animali solo per sentirsi più simile ad esseri umani.

La lotta contro questo fascismo, che a ben vedere è lo stesso Fascismo storico ma con la camicia di un altro colore, è la Resistenza. Intesa come volontà di restare Esseri Umani.

E' una questione di sopravvivenza.

E' questione di essere Esseri Umani.

Allora sì, questo mio post non è un post politico, perché questa Resistenza ha lo scopo di farci essere ancora Uomini. Di sopravvivere in quanto Esseri Umani.

Adesso sì che ha un senso, il grido che sentirò domani e che voglio sentire ogni giorno della mia vita: Ora e Sempre Resistenza.

lunedì 13 aprile 2009

Io sono quello che gira di notte...

Sera di Pasqua, dopo pranzo e cena in famiglia passato a parlar male dei politici con mio zio Carlo.
E a sentire racconti del tempo di guerra da Luigina.
E ad accorgersi che stiamo tornando a quei tempi.
Non potendo suonare in casa, visto che è tardi e ho dei vicini di casa, sono finito in un prato io e la chitarra (la chitarra ed io).
Non so suonare la chitarra, questo no, ma mi piacere far finta di saperlo fare.
Se questa notte, ad un incrocio, avessi incontrato il diavolo.
Il diavolo mi avrebbe probabilmente chiesto la strada.
Tornato a casa dopo aver fatto finta di suonare la chitarra in un prato ascolto Vecchioni.
"Sentire d'essere noi le sole stelle sbagliate in questa immensa perfezione serale".
Mi mancano un sacco di cose.
Mi mancano un sacco di persone.
Mi manchi.
Se questa sera ad un incrocio avessi incontrato il diavolo, avrebbe avuto qualcosa da imparare da me.
Io sono quello che gira di notte.
Mi manchi.
Dovrei scrivere una poesia, qualcosa, a riguardo.
Non ho niente da insegnare a nessuno.
Se questa sera ad un incrocio avessi incontrato il diavolo gli avrei chiesto la strada.
"Sentire d'essere noi le sole stelle sbagliate in questa immensa perfezione serale".
Non so suonare la chitarra, questo no.
Dio quanto mi manchi.

mercoledì 8 aprile 2009

Ho ricevuto ieri una mail che mi informava della pubblicazione di una mia poesia su www.rivistainutile.it
E' un bel sito, pubblicano una rivista in formato pdf scaricabile gratuitamente ed un sacco di contenuti, mi fa piacere esserci anche perché il pezzo, "Troppi gatti randagi in Wisconsin", è uno di quelli che preferisco e leggo più spesso in giro.
La poe si ispira ad una notizia, di qualche anno fa, sentita ascoltando il telegiornale di Studio Aperto: pare che in Wisconsin, per contrastare il fenomeno dei gatti randagi (ormai senza controllo) una particolare legge autorizzi i possessori di licenza di caccia a cacciare pure i gatti stessi. Mi è venuto da pensare a come avrebbero reagito i cacciatori di cinghiali di mia conoscenza ad una possibilità del genere, e ne è venuta la poe.
Il link preciso al pezzo è qui, fatemi sapere cosa ne pensate.
Ho deciso di realizzare questo blog più che altro per una questione mia di ordine. Cioè, per avere un sito di partenza da cui controllare lo stato della mia roba pubblicata in giro su internet e dove raccogliere quello che sulla rete c'è riguardo a me (modesto, eh?).

Quindi ecco prima di tutto due informazioni bio-grafiche (nel caso non mi ricordassi più nulla di me, e può sempre capitare)

FRANCESCO VICO nasce a Savona nel 1982. Vive a Mallare, dove lavora nel campo del legno. Innamorato di poesia, letteratura, arte e di tutto ciò che è frutto o causa dell'umano ingegno, è autore di poesie, racconti, testi teatrali e televisivi, brani di saggistica. Nel frattempo (ma forse è solo un hobby) dipinge e si interessa di fotografia, di musica, di cinema. Organizza e partecipa a readings e performance a Savona e Genova e pure altrove se capita.