Ci siamo quasi, il 12 e 13 giugno si voteranno i quattro referendum: uno riguardo al nucleare (possibilità di costruire nuove centrali in Italia), uno sul legittimo impedimento (diritto dei membri del Governo a non presentarsi ai processi) e due sull'acqua (privatizzazione della gestione ed aumento delle tariffe in base agli investimenti effettuati dal gestore).
In sintesi: essendo referendum abrogativi, si vota Sì per abolire le leggi sottoposte a referendum (quindi quelle che prevedono nuove centrali, legittimo impedimento, aumento delle tariffe dell'acqua e privatizzazione della gestione della stessa), si vota No per mantenere le leggi attuali (quindi per ritrovarsi con una centrale nucleare sotto casa, con i membri del governo che di fatto diventano impunibilli per qualsiasi reato possano commettere e per avere l'acqua affidata a privati e ad un prezzo più caro in bolletta).
Non è necessario che lo dica, ma ve lo dico lo stesso: io voterò quattro Sì.
Per quello che riguarda l'acqua, oltre a pensare che essendo un bene indispensabile alla vita secondo me dovrebbe essere non solo a gestione pubblica, ma addirittura gratuita (il grado di una civiltà si misura anche dalle "fontanelle", quei rubinetti sparpagliati per le città che permettono di bere gratis, più una civiltà è evoluta più ce ne sono), penso anche un'altra cosa: quando chi amministra e gestisce il servizio pubblico (la classe politica) mi viene a dire che i privati lo gestirebbero meglio di loro, per prima cosa smetto di votare quegli amministratori che hanno ammesso così serenamente di essere degli incapa ci.
Quindi quattro sì, e non ne parliamo più (speriamo).
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Secondo me l'acqua dovrebbe essere gratuita, per chi sa usarla in modo intelligente. Per chi la spreca, visto che si tratta di una risorsa preziosa, dovrebbero essere previste delle multe, o comunque che al di sopra di un certo volume di acqua consumata si debba pagare.
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