venerdì 11 giugno 2010

Una storia un po' così


Resto in attesa di conoscere gli esiti di tutti quei concorsi di poesia a cui ho partecipato, nel frattempo ieri sera per ingannare l'attesa avevo voglia di vedermi un film, un bel film di samurai, ma non posso perché non ho la televisione (me ne sono liberato da quasi un anno, e devo dire che vivo meglio). Così me lo sono immaginato.
Praticamente, c'è questo tipo che fa un lavoro che non si capisce tanto bene, anche perché c'era la guerra (prima, adesso è finita) e ha dovuto smettere, poi si innamora. Ma lei non può innamorarsi sempre per la questione di prima, della guerra, e comunque fa la smorfiosa perché lei è di famiglia ricca e lui uno che non si capisce bene che lavoro faccia. Poi la guerra sta per ricominciare, lei intanto inizia quasi a calcolarselo, il protagonista, ma lui deve andare a fare la guerra. Lei si pente di aver fatto la smorfiosa, e decide di innamorarsi pure lei, ma suo padre li scopre e manda lui a fare la guerra e lei da certi parenti. C'è di nuovo la guerra, con un sacco di gente che muore, poi il soldato che sarebbe il protagonista attaccano con gli altri del suo esercito un palazzo e vincono e dentro il palazzo c'è la ragazza che lui era innamorato perché adesso ha un'altra, in pratica la famiglia di lei ha fatto tradimento e adesso sono nemici. Si riconoscono, lui la aiuta a scappare ma non vuole averci niente a che fare perché ha quest'altra, poi però si pente e tornano assieme. E la guerra finisce un'altra volta, credo. Questo non si capisce bene.
Bel film no? Ovviamente, non è quasi il caso di dirlo, tutto è ambientato nel Giappone del XV secolo.
Spero tanto si sbrighino a rispondermi da quei concorsi cui ho partecipato.

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