Sono stato domenica al Salone Internazionale del Libro a Torino.
Enorme, sterminata, troppo "commerciale" per i miei gusti (ogni quattro passi qualcuno che cercava di attirarti nel suo stand con omaggini o cose così).
Ho contato almeno cinque stand di lettori per e-book, sembra che questa sia la volta che si parte davvero con l'editoria digitale.
Tutta la parte dei videogiochi potevano evitarsela.
Gramellini era praticamente ovunque, non c'era un dibattito-conferenza-incontro a cui non partecipasse come relatore o semplice invitato.
Una radio svizzera trasmetteva musica di cantautori in diretta dal suo stand.
Tanto per cambiare ho preso un sacco di libri:
- SCRIVERE ZEN Natalie Goldberg (Ubaldini Editore): un manuale di scrittura creativa interessante ed inutile come buona parte di questi manuali, però divertente.
- CORRENDO CON LE FORBICI IN MANO Augusten Burroughs (Alet): malato, splendido.
- E' PARTITA IVA Pier Mario Giovannone (Empirìa): poesia in forma di sedia e non solo, interessante.
- FORMICHE STRAORDINARIE Laura Lilli (Empirìa): racconti in italiano e in inglese. Interessanti le illustrazioni, ben scritto.
- INCERTE LATITUDINI Massimo Giannotta (Empirìa): questo l'ho preso a caso perchè c'era il 3x2 allo stand di Empirìa. Ma avrei forse fatto meglio a scegliere qualcosa d'altro. Poesia macchinosa, difficile, non di mio gusto.
- SULLE STRADE DELL'ACQUA Francesco Comina (Il Margine): come dice il sottotitolo "Dramma in due atti e in quattro continenti". Un racconto teatrale sulle guerre dell'acqua.
- TOILET ANNO UNO AA. VV. (80144 edizioni): il meglio del primo anno di Toilet, rivista di narrativa per "il momento del bisogno". Varietà, un poco di ingenuità letteraria, comunque interessante. E il tipo allo stand mi ha regalato una borsa di tela, il che li rende sicuramente benvoluti.
In più mi hanno letteralmente riempito di depliants, cataloghi, estratti di romanzi e romanzetti di prossima pubblicazione, fortunatamente sono riuscito ad evitare i feroci ragazzi della Mondadori che praticamente costringevano la gente a fare non so bene che tipo di tessera a furia di domande retoriche (come si fa a chiedere a qualcuno "le piace leggere?" al Salone del Libro?)
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