E alla fine, grazie all'impegno congiunto del Presidente del Consiglio e della squadra di Governo tutta, anche quest'anno è primavera. Un ringraziamento particolare per questo importante risultato va al Ministro per le quattro stagioni, Antonio Vivaldi, ma soprattutto a coloro che (nonostante il clima, metereologico ma non solo) ancora nella primavera ci credono.
Potrebbe essere banale quel che dico (e probabilmente lo è) ma ci voleva proprio una boccata d'ossigeno. Anche se solo simbolica, liturgica, legata ad una data (il 21 di marzo) che ha un che di astronomico ed un che di astrologico.
Ieri è stata la Giornata Mondiale della Poesia, ricorrenza ancor più arbitraria rispetto all'inizio della bella stagione, la Poetry Night al Raindogs è andata bene, un sacco di persone mi hanno fatto i complimenti per la raccoltina di poesia, sono innamorato (fortunatamente in maniera ricambiata), è passata l'influenza. Eppure ho come l'impressione che qualcosa non vada, la sensazione di aver dimenticato qualcosa d'importante, di fondamentale, come quando si esce di casa e si sa che si è scordato qualcosa ma proprio non viene in mente cos'è.
Aspetto di scoprirlo, intanto faccio un po' di ordine tra i vestiti e magari leggiucchio un po' del nuovo libro di Carlo Molinaro, "Una città", che ho preso ierisera e che mi sono fatto pure autografare (e dove oltretutto compaio in: "Ho sognato Mac che guidava un treno a vapore" e no Carlo, non mi dispiace affatto se mi hai fatto macchinista).
Nessun commento:
Posta un commento